Crow Sting: uno dei volti più iconici della WCW e della TNA, nella nuova puntata parleremo di una delle gimmick più rivoluzionarie di sempre. Siete pronti a scoprire la storia del Crow Sting?
L’uomo più rappresentativo di ben due promotion, The Icon è senza ombra di dubbio uno dei wrestler che ha contribuito a rendere la disciplina ciò che è oggi. Un pioniere, un innovatore, un mito che quando ha esordito in AEW ha letteralmente lasciato sbigottiti i fan di tutto il mondo. Ormai lo avrete capito, stiamo parlando di Sting.
In molti lo conoscono con il viso pitturato come l’iconico Corvo, personaggio di una graphic novel reso famoso grazie al tragico film interpretato da Brandon Lee, figlio del leggendario attore e maestro di arti marziali Bruce Lee, ma in quanti sanno com’è nato questo cambio di gimmick?
L’era dell’nWo domina la scena della WCW
Nel 1996 la WCW stava vivendo la nascita del New World Order, stable di heel capitanata da Hollywood Hogan, Scott Hall e Kevin Nash che monopolizzarono non solo la federazione americana ma anche l’attenzione e gli ascolti dell’intero business. Nel corso della loro ascesa, la nWo, consapevole dell’importanza di Sting per la federazione, lo invitò più e più volte ad unirsi a loro, ricevendo sempre risposte negative.
Per porre rimedio a questa situazione, l’nWo decise di introdurre all’interno dei suoi ranghi un wrestler vestito e truccato proprio come Sting. Ben presto l’impostore iniziò una serie di attacchi verso i veri alleati di Sting i quali, alla vigilia dei War Games, iniziavano a non nutrire più fiducia in lui. Nonostante la situazione, The Icon partecipò ugualmente al match dimostrando di essere il vero Sting lottando contro l’impostore davanti agli occhi dei compagni increduli. Il chiarimento non basta e Sting si sente offeso e tradito dai suoi amici, ma il bello deve ancora venire: durante un promo post match, ringraziò quelle poche persone che erano rimaste dalla sua parte dichiarando di ritirarsi temporaneamente diventando un free agent.
Dal surfer californiano al giustiziere della notte, arriva il nuovo Sting
Ben presto una figura misteriosa era solita apparire nelle zone alte delle arene con l’intento di terrorizzare l’nWo e Hollywood Hogan con cui iniziò una lunga rivalità che portò al loro leggendario match di Starrcade ’97 valido per il WCW World Heavyweight Championship. All’epoca fu il match più pubblicizzato della storia del wrestling, visto e considerato che la loro faida durò per ben 18 mesi ma ovviamente, essendo la WCW, non poteva non avere un finale controverso. L’arbitro della contesa, Nick Patrick, era alleato dell’nWo e contò velocemente lo schienamento in favore di Hogan ma, quando tutto sembrava perduto, arrivò Bret Hart che fece ripartire il match e a trionfare fu proprio Sting. Tuttavia, lo scontro tra i due proseguì ancora per un po’, ma ciò che risalta è il netto contrasto tra la gimmick del surfer e quella del crow.
Il suo storico facepaint multicolore, i suoi costumi di color neon e i suoi capelli ossigenati vennero accantonati in favore di un look più cupo e dark. Fattore ancora più caratteristico, Sting perse sia il suo sorriso che la voce lasciando solo un make-up triste e un silenzio inquietante. Un silenzio che non venne interrotto nemmeno contro Hogan, il quale non riuscì a farlo gridare di dolore neanche una volta.
Ad oggi il 1997 viene ricordato come uno degli anni migliori di Sting il quale, nonostante abbia disputato solo tre incontri (2 contro Hogan e 1 contro The Giant), era riuscito a catalizzare l’attenzione con la gimmick da vigilante pronto ad intervenire per salvare la situazione calandosi dall’alto sul ring con un cavo d’acciaio e armato di una mazza da baseball nera.
Un’eredità che ancora oggi continua ad incantare e ad essere fonte di ispirazione
L’impatto e l’eredità lasciata dal cambio di gimmick di Sting sono stati una parte importante della consacrazione del wrestling americano non solo negli anni 90 ma anche negli anni a venire. Aggiungere altre parole risulta davvero superfluo, la carriera di The Icon parla ampiamente per lui ma ciò che deve passare è quanto questa evoluzione del personaggio abbia inciso nel corso della storia.
Per tutti i suoi fan rimasti (giustamente) delusi dal suo stint in WWE, il suo recente approdo in AEW può donare la giusta chiusura di carriera ad uno dei wrestler più carismatici e influenti di sempre. E chissà cosa accadrà a Revolution nello street fight match tra lui e Darby Allin contro Brian Cage e Ricky Starks. Non resta che scoprirlo insieme!
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