Jonathan Coachman ha sempre fatto fatica ad imporsi in WWE, ma a quanto pare non si è ancora arreso. Ne ha parlato sul The Angle Podcast.
Coachman è noto principalmente per i suoi trascorsi come intervistatore commentatore in WWF, iniziati nel 2000 con la Royal Rumble. Fra i momenti più ricordati nella sua carriera ci sono i siparietti comici con The Rock, una costante fino al 2003, e il suo turn heel a SummerSlam nello stesso anno, quando attaccò Shane McMahon al termine di un match con Eric Bischoff, all’epoca general manager di RAW, diventando suo assistente.
Uomo poliedrico dai molti talenti, Jonathan Coachman scese anche sul ring alcune volte dopo il turn heel, vincendo nel 2004 a Backlash e nel 2006 in un incontro di qualificazione per la Royal Rumble contro Lawler. Nonostante questi successi, è probabilmente ricordato di più per le rapidissime sconfitte subite in altri casi. Ricoprì anche il ruolo di di commentatore di RAW dopo il licenziamento di Eric Bischoff nel 2005 secondo la kayfabe, e di general manager dello stesso show due anni dopo, a seguito nell’inscenamento della morte di Vince McMahon.
Jonathan Coachman tira le fila della sua carriera
Jonathan Coachman ricorda anche, durante l’intervista, il suo breve ritorno in WWE come commentatore di RAW nel 2018, posizione da cui fu rimpiazzato da Renee Paquette dopo solo pochi mesi.
Dopo aver dichiarato che non sarebbe tornato a lavorare nel wrestling, Coachman ha ritrattato al The Angle Podcast rilasciando le seguenti dichiarazioni:
“Al mio ritorno, non fui trattato bene da alcune persone. Forse erano gelose del mio ruolo come commentatore. Cercai di fare la parte dell’uomo ESPN, ma fu un errore. La mia versione migliore è quella del coach heel, che insulta e arriva spesso alle mani. Non vedo ragione per cui non potrei tornare a farlo nel 2024 mantenendo la mia credibilità all’interno del mondo del commento sportivo.
Se tornerò, sarò disposto a farlo, ma non sarò un classico annunciatore. Non è quello che sono. Alcune persone non mi volevano lì e nessuno voleva collaborare. Era tutta una questione di interesse personale, e così mi cacciarono”.
Jonathan Coachman ha anche spiegato perché, secondo lui, il suo ritorno nel 2018 non sia andato come programmato:
“Durante il mio primo decennio in WWE, mi assentai per un solo lunedì sera su 520. Ma nel 2018, lavoravo anche nel golf e dovetti saltare cinque lunedì. Vince si arrabbiò, perché pensava non volessi davvero essere lì. Ma ero già impegnato in quell’ambito prima che la WWE mi richiamasse.
Pensavo che sarebbe stata una buona occasione di promozione fra sport diversi, ma Vince non la vedeva in quel modo. Quindi, mi spostarono a fare le preview dei pay-per-view e così fu più facile mandarmi via durante la crisi Covid”.
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